Non prevedo imprevisti.
Inoltre, come tutti sanno, ciò che deve andare bene, certamente, andrà comunque bene e, ciò che deve andare male andrà male, perché doveva andare così, anche se, certamente, non è affatto certo che ciò che dovrebbe andare bene vada bene e ciò che doveva andare male male sia andato, infondo, davvero così male.
Del resto non è vero – e ciò è vero come l’universo ignoto – che il fatto che sarebbe vero per tutti che le cose vanno come devono, sia universalmente noto. Alcuni lo capirebbero strada facendo. Altri, alla lunga, continuerebbero a credere d’aver fatto bene avendolo creduto fin qui, a credere che le cose vadano come devono andare solo facendo ciò che si deve, posto che qualcuno sappia davvero cosa si deve e cosa non si deve fare.
C’è chi sa come gli va e chi, senza saperlo, comunque gli va, ma non sa se vada perché gli va o anche se, come gli va, gli andrebbe ancora, se sapesse come gli va.
A malapena, certa gente, pare sapere di andare.. eppure va e gli va bene, anche se non sa né di andare né che vada così bene e, che vada così bene, probabilmente, se qualcuno gli chiedesse, direbbe di non sapere o, anche sapendo, negherebbe.
Alla fine, nega chi non noterebbe che è così, chi non sa, che non nota e non nega e chi nulla sa, ma negherebbe senza notare neanche l’evidenza.
Nota chi non nega, che non nega se nota ma comunque nega ciò che non nota.
E chi non nuota annega.